Giglio (Lilium)

Pochi fiori sono evocativi della bella stagione come il giglio, non a caso celebrato in tantissimi quadri

Si pianta a febbraio-marzo in un vaso di 20 cm circa di diametro. Alla base del substrato stendere uno strato di 3 cm di sabbia, argilla con funzione drenante. Piantare i bulbi (3 o più per vaso) a distanza di 5 cm e ricoprirli con circa 15 cm di terriccio. Annaffiare con moderazione e tenere in posizione ombreggiata.
Fioritura: in estate.
Famiglia: Liliaceae.
Origine: le forme originarie provengono dall'emisfero settentrionale (Asia, America, Europa); in commercio, tuttavia, esistono solamente forme coltivate.
Esposizione: sole, al riparo dal vento.
Substrato: miscuglio di torba e argilla, oppure terra da giardino argillo-umica, con strato drenante di sabbia .
Cure colturali: da maggio a settembre annaffiare abbondantemente. Evitare i ristagni d'acqua! In aprile-maggio fornire sostanza organica matura.
Cure particolari: sorreggere la pianta con una bacchetta o un anello. Eliminare le infiorescenze avvizzite.
Cure invernali: in ottobre-novembre eliminare gli steli avvizziti. A dicembre ricoverare in ambiente buio, a una temperatura tra 0-5 °C. Mai lasciar asciugare completamente. Rinvasare ogni due anni, a febbraio-marzo.
Parassiti e malattie: muffa grigia e marciume dei bulbi a causa dei ristagni d'acqua; virosi.
Moltiplicazione: per seme, divisione, bulbi e bulbilli, a seconda della specie o varietà.
Avvertenza: i bulbi del giglio sono velenosi.

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