Il porro è una pianta bulbosa largamente utilizzata in cucina per il suo gusto caratteristico dolce e aromatico, ed è molto ricca di sali minerali e mucillagini utili per l'intestino
Porro (Allium porrum)
Il porro è una Liliacea coltivata per il bulbo allungato.
Se ne conoscono diverse varietà, tra le quali le più apprezzate sono: gigante d’Italia, lungo d’inverno, grosso di Carentan.
Per la sua composizione chimica, ricca in sali minerali e in mucillagini, il porro presenta marcate proprietà diuretiche, particolarmente indicate in calcolosi renali e in affezioni urinarie, nonché in quelle patologie dove si manifestano accumuli di tossine nell’organismo (reumatismi, artriti e gotta).
Come coltivare il porro
Il porro non possiede nessuna particolare esigenza nspetto al tipo di terreno o al clima. Come molte bulbose tende a marcire in presenza di ristagni di acqua, per questo motivo l'innaffiatura dovrà essere fatta in modo tale da evitare che l’acqua ristagni.
Semina
La semina va effettuata direttamente nel terreno in primavera (oppure in semenzaio d’inverno, nel qual caso il trapianto nel terreno dovrà avvenire allo spuntare delle prime foglioline).
Raccolta
La raccolta avviene a fine estate-inizio inverno, quando cioè avrà raggiunto il suo massimo grado di crescita.
Uso del porro
Il porro risulta molto digeribile e svolge funzioni regolatrici dell’intestino: è un componente gradito di minestre e zuppe, dove apporta il suo particolare gusto dolce e aromatico.