Introduzione ai metodi di propagazione delle piante

Il mondo vegetale fa della propagazione uno dei capisaldi per sopravvivere... L'intervento dell'uomo può migliorare di molto la situazione: andiamo alla scoperta delle varie modalità per ottenere nuove piante in modo semplice, economico e divertente...

Guida alla propagazione delle piante

Propagare le piante è sempre un'operazione meritevole; più verde c'è e meglio è per noi e per il nostro pianeta, ma è anche un modo consentire e dare la vita, quasi a giocare ad essere Dio...

Perché propagare le piante?

Chi si avvicina solamente ora a propagare in qualsiasi modo le piante, deve innanzitutto considerare i tantissimi aspetti positivi: propagare le piante è divertente, interessante, molto istruttivo  e consente pure di risparmiare perché in genere "prodursi le piante" è più economico che acquistarle nei vivai.

È entusiasmante

Piantare dei semi e vederli germogliare e nel tempo trasformarsi nel tempo in piante, oppure prelevare una talea e farla radicare è per me motivo di soddisfazione ed entusiasmo ed è un'ottima occasione per stare più all'aperto; questo tipo di operazioni sono in genere facili, "leggere" e poco faticose, non portano via troppo tempo e non richiedono costose attrezzature; è possibile praticarle anche nell'esiguità di un piccolo balconcino, quindi lasciamo da parte la pigrizia!

Il fattore tempo

Ovviamente le piante propagate in casa possono richiedere un po’ di tempo prima di poter competere con quelle acquistate già sviluppate e cresciute, ma questo gap è facilmente colmabile, visto che in genere è solo una questione di tempo; in genere le specie annuali e perfino alcune erbacee perenni, raggiungono rapidamente le dimensioni di quelle che si trovano in commercio; per le specie legnose, il discorso è ovviamente diverso perché per arrivare alla lignificazione sono in genere necessari 1-2 anni.

La semina, il metodo più facile ed economico

Oltre a essere il metodo più semplice per propagare una gran varietà di piante, si applica a tutte le piante che producono semi, la semina è anche il sistema che risulta più economico, addirittura gratuito se usiamo i semi delle nostre stesse piante; inoltre consente di scegliere tra un numero di specie e cultivar, cioè  varietà nettamente maggiore rispetto a quelle che generalmente si trovano in vendita.
Grazie a questa modalità è stato possibile preservare varietà e specie antichissime che erano praticamente scomparse, sacrificate sull'altare della convenienza economica intesa come maggiore resa e altre caratteristiche. Per la germinazione della stragrande maggioranza dei semi sono necessarie praticamente solo 2 accortezze; umidità del terreno e temperatura sopra i 12 gradi; il davanzale di una finestra è ottimo a condizione di non avere caloriferi in funzione; le elevate temperature unite alla scarsità di ricircolo dell'aria sono le condizioni perfette per "cuocere" il seme e favorirne il marciume, con proliferazione di muffe killer per le piantine.

La talea: stessa pianta da madre in figlio

Usare le talee prelevate dalle nostre piante o da quelle di un amico e farle radicare equivale, in pratica, ad avere copie della stessa pianta totalmente "gratis”.
La talea vuole una serie di operazioni decisive per la riuscita della radicazione; niente di particolarmente difficile; dopo un poco di pratica è possibile ottenere splendidi esemplari cloni della pianta originaria.
In genere si definisce la pianta originaria da cui si è effettuata la talea “pianta madre”


I 2 tipi di propagazione: asessuata e sessuata.


Propagazione asessuata o vegetativa o clonale (talea)

Si basa sulla capacità della pianta di produrre nuovi organi a partire da cellule avventizie che possono trasformarsi in qualunque parte della pianta: fusto, foglia, fiore o radice. 
La talea di fusto è in grado di mettere radici, la talea di radice può produrre un gambo, mentre le talee di foglia riescono addirittura a generare piante intere. 
Questo tipo di propagazione vegetativa produce forme vegetali che sono praticamente un clone della pianta madre, con attributi e caratteristiche identici. Un aspetto che deve essere considerato è che la pianta "figlia" ottenuta dalla propagazione avrà le stesse caratteristiche, positive e negative, della pianta madre.


Propagazione sessuata

Consiste nel piantare un seme, prodotto dall’impollinazione e dalla fecondazione degli organi riproduttivi femminili con il polline maschile. 
Poiché la riproduzione sessuata combina il materiale genetico dei due genitori, ne risultano piante con caratteristiche leggermente o del tutto differenti da cui sono state generate. Questa caratteristica è alla base dell'evoluzione delle piante ed ha consentito di ottenere piante più robuste e più belle.

 

Considerazioni importanti

Fatto un veloce cenno alla semina e alla talea, facciamo alcune considerazioni pratiche; conservare i semi delle nostre piante per piantarli nel punto in cui desideriamo  vederne crescere di nuove è veloce, semplice
e gratuito;  ricorrere alle talee per produrre un numero di piante nuove abbastanza alto da far crescere una siepe, una bordura o un'aiuola non presenta in genere grandi difficoltà: in pochi mesi le piante metteranno radici e nell’arco di qualche
anno raggiungeranno un'altezza accettabile.

Può capitare che ci siano delle piante in cui nè la semina nè la talea rappresenti il metodo migliore e più rapido per ottenere una nuova pianta si ricorre allora all' innesto, unendo una cultivar conosciuta con un
rizoma di nostra scelta, ma si tratta di una tecnica più complessa che richiede abilità e pazienza.

Cominciare dall'ABC

Vi racconto un errore che ho commesso che ha messo a dura prova il mio entusiasmo e che ha fatto vacillare la mia passione per le piante; quando ho cominciato oramai secoli fa, fui abbastanza presuntuoso che bastasse qualche nozione di base e qualche lettura per riternermi esperto, per cui mi lanciai in tecniche evolute come innesti ed impollinazioni, che si rivelarono un totale fallimento; il mio orgoglio mi impediva di riconoscere che la colpa era esclusivamente mia, perchè per avere successo con le piante è necessario dedizione ed umiltà, ed invece da buon cittadino pensavo che bastasse solo il prodotto strapagato in qualche briko o vivaio. Errore pagato carissimo sia in termini monetari che in quelli di tempo.

Regola numero 1 iniziare sempre da argomenti, piante e tecniche facili, impararle bene e poi passare a metodi più complessi e piante più difficili; tutto deve essere parte di un percorso di apprendimento esattamente come si fa con ogni nuova materia una volta che si padroneggiano gli elementi di base.

Regola numero 2 il fallimento fa parte del gioco. Il mondo della natura è costituito da organismi viventi complessi, le variabili in gioco sono tantissime, ed ognuna ha un impatto più o meno grande sulla salute delle piante; per questo motivo il fallimento fa parte del gioco; impensabile ottenere una percentuale di successo del 100%.
Non tutti i semi germineranno e non tutte le talee daranno radici, quindi puntate a ottenere sempre qualche pianta in più rispetto a quelle che  servono, senza però esagerare.

Personalmente, dopo anni di tentativi, sono giunto alla conclusione di seminare un numero di semi triplo al numero di piante che desidero ottenere; come detto non tutti i semi germinano, non tutti i semi germinati poi si sviluppano in piantine e non tutte le piantine effettivamente  nate si sviluppano in piante adulte. La stessa regola del 3 la pratico per le talee; alla peggio mi ritroverò con delle piante in soprannumero che regalererò.

 

Quando si inizia?

In tutti i sacri testi leggerete che il periodo migliore sia per la semina che per le talee è la primavera, ed effettivamente la primavera è il periodo di attività più intensa per chi pratica la propagazione fai-da-te, quindi è necessario programmare in anticipo quali piante e quante ci servono; non abbiate paura a provare ad anticipare, basta solo avere l'accortezza di fornire illuminazione e temperature idonee per la germinazione dei semi o per l'attecchimento delle talee.

Per ciascuna varietà prevedere il tempo necessario per ogni operazione

La maggior parte dei semi si pianta in primavera, ma per quelli che richiedono un periodo di crescita più lungo è meglio attivarsi già alla fine dell’inverno

Le piante annuali rustiche vengono seminate all’aperto, e si vedranno sviluppare e crescere a fine primavera, in estate e spesso di nuovo in autunno, a seconda della loro resistenza al freddo.
È possibile lasciare che alcune piante si propaghino da sole, senza procedere alla semina. Questo, però, potrebbe causare una crescita di piantine addossate le une alle altre; in tal caso le nuove piantine potrebbero diventare di fatto delle
 “erbacce” e minacciare le piante limitrofe; per questo motivo, è meglio raccogliere i semi quando maturi e seminarli noi stessi per poi svasare le piantine a distanza.

Forse non tutti sanno che...

Quando si pensa alla semina, in genere non si pensa che ci siano anche qui leggi da dover rispettare e sia presente la tutela della proprietà intellettuale; l'argomento invece è molto serio e dibattuto; il rischio, neanche troppo velato, è che qualche big del settore agricolo-chimico possa rivendicare come proprietà privata delle sementi, magari dopo aver contribuito in modo attivo alla scomparsa delle sementi simili.

La Convenzione Internazionale per la Protezione della Nuove Piante è stata creata dallorganizzazione internazionale UPOV (International Union for the Protection
of New Varieties of Plants), che si prefissa la protezione in Europa delle nuove varietà di piante grazie all' adozione di leggi di tutela sulla proprietà intellettuale.
Queste norme permettono al coltivatore di rivendicare come propria una pianta se rispetta determinati criteri stabiliti a livello internazionale.
Se la proprietà viene riconosciuta, la protezione copre territori specifici per periodi definiti.
Grazie a queste leggi, il proprietario può accordare ad altre aziende il diritto
di coltivare quella varietà e percepisce delle royalty su ogni pianta coltivata.
Le piante protette da queste leggi non possono essere propagate con nessun metodo, semina, talee e micropropagazione incluse.

Argomento come detto spinoso e delicato perchè non è facile tutelare da un lato chi investe nella ricerca e vuole proteggere il proprio business e chi,  semplicemente, teme che ci possa essere qualcuno che con le carte bollate si compri la natura.

Quando effettuare le talee

Anche in questo caso, la maggior parte delle talee, specialmente  quelle erbacee, vengono prelevate in primavera, ma lo si può fare anche d'estate e all’inizio dell’autunno.
Le talee semilegnose sono prelevate d'estate, quelle legnose in autunno.
Le talee di radice si ottengono in inverno.

Come regola empirica possiamo dire che più è lignificata la pianta e più tardi deve essere effettuata la talea.

Le talee "scientifiche"

Le talee che trattiamo noi sono quelle a livello di parti macroscopiche della pianta: ramo, foglia, radice, ma esiste anche una talea effettuata a livello cellulare, e in questo caso parleremo di micropropagazione che consiste nel propagare la pianta
a partire da minuscoli frammenti di tessuto vegetale, spesso solo poche cellule, su un substrato di gel di agar; questa operazione è indicata quando la pianta ha difficoltà nella propagazione o è malata o delibilitata al punto di rendere vana la macro-propagazione. A livello cellulare tutte le operazioni vanno condotte in asepsi assoluta e ovviamente esula da un articolo come questo; tale pratica va effettuata come una coltura dei tessuti; singole cellule o sl più gruppetti di cellule vegetali sono trattati per produrre una nuova pianta identica alla madre. 

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