Peperone

I peperoni appartengono alla stessa famiglia dei pomodori e delle patate (Solanaceae).
Sono una pianta originaria dell'America meridionale, coltivata per i grandi frutti che possono essere verdi, gialli o rossi a seconda della varietà seminata, e sono i protagonisti di moltissimi piatti della cucina italiana...

Anche la loro forma è molto varia: i peperoni possono essere quadrangolari, conici, cuoriformi o lunghi e affusolati.
Ci sono inoltre i peperoncini piccanti, o peperoncini di Caienna, di dimensioni molto più piccole e di gusto molto più intenso.
Tecnica colturale
I peperoni hanno bisogno di un clima temperato-caldo e di una posizione soleggiata. Le loro condizioni di crescita sono molto simili a quelle delle melanzane, con temperature superiori a quelle dei pomodori; amano infatti un alto grado di temperatura e di umidità. Malgrado ciò si può coltivarli in quasi tutte le regioni con opportune protezioni.
Disponendo di una serra si può anche ricorrere alla coltivazione in ambiente protetto.
Terreno e posizione
Più ancora dei pomodori i peperoni richiedono un terreno estremamente fertile, sciolto, ben drenato e permeabile. Hanno bisogno di irrigazioni abbondanti e di una buona concimazione del terreno prima dell'impianto. Per questo motivo, in autunno vangare il terreno in profondità e incorporarvi composta o letame ben maturi in ragione di 3-4 kg/m2. Appena prima della messa a dimora distribuire un fertilizzante complesso a formula equilibrata in ragione di 30-70 g/m2.
Non appena i frutti cominciano a ingrossarsi annaffiare regolarmente le piante con una soluzione liquida fertilizzante. In serra i peperoni possono essere coltivati nel terreno delle bordure, in vaso o in sacchi di torba.
I peperoni coltivati in contenitori hanno bisogno di un fertilizzante liquido fin dai primissimi stadi dello sviluppo e bisogna inoltre fare molta attenzione che non manchi mai loro l'acqua.
Riproduzione
Conviene riservare la semina a dimora unicamente alle regioni molto calde, perché i pepe¬roni richiedono una temperatura piuttosto alta nelle fasi iniziali dello sviluppo e hanno una germinazione piuttosto lenta. Seminare quindi in un cassone o, ancora meglio, in serra calda, dove si possa mantenere una temperatura elevata per le 10-12 settimane che i semi impiegano a germinare. Eseguire la semina in cassone o sotto tunnel dì polietilene in febbraio-marzo, in serra calda a metà inverno. Perché il seme possa germinare mantenere una temperatura di 21 °C e in seguito abbassarla a 18°C per le fasi più avanzate della riproduzione. Seminare rado in un vassoio o in un semenzaio e ricoprire poi i semi con un leggero strato di composta setacciata; annaffiare e coprire il contenitore con una lastra di vetro e un foglio di giornale. Girare il vetro ogni giorno per impedire che le gocce di condensa cadano sui semenzali. Non appena i semenzali sono abbastanza grandi da essere maneggiati, picchettarli in vasetti di torba o di plastica individuali del diametro di 7-8 cm, usando composta da vaso, come la composta John Innes n. 1. Per mantenere uno sviluppo regolare nutrire le piantine con un fertilizzante liquido. Per ottenere piante più robuste, un mese circa prima del trapianto a dimora acclimatarle in cassone freddo. Le piantine pronte per il trapianto possono anche essere acquistate presso un vivaio.
Coltivazione all'aperto
Tra la metà di maggio e la metà di giugno, quando è passato ogni pericolo di gelate e la temperatura è abbastanza alta, trapiantare i semenzali a dimora con le radici avvolte nel pane di terra, a intervalli di 45-50 cm in file distanti 60-70 cm e, nelle fasi iniziali dello sviluppo, se necessario proteggere le piante con campane. Durante tutta la stagione vegetativa tenere sempre il terreno libero dalle infestanti mediante sarchiature regolari. Rincalzare le piante quando sono alte 30-40 cm e irrigare abbondantemente quando il tempo è siccitoso. Ricordare che più il terreno è umido e più i frutti risultano dolci.
Coltivazione in serra
I peperoni possono essere trapiantati in serra calda (15-18°C) da febbraio-marzo in avanti; in serra fredda o nei cassoni, invece, rimandare il trapianto all'inizio di maggio. Mettere a dimora tre piante in ogni sacco di torba oppure in vasi singoli con diametro di 22-23 cm distanti 45 cm in ogni direzione.
Formazione e cimatura
I peperoni hanno un portamento compatto e cespuglioso e si favorisce la loro ramificazione cimando gli apici vegetativi quando le piante sono alte 15-20 cm. In genere i peperoni non hanno bisogno di pali tutori, però i loro fusti sono fragili, quindi può convenire, soprattutto se la zona di coltivazione è ventosa, legare il fusto principale a una corta canna.
Raccolta
La raccolta dei peperoni coltivati all'aperto avviene scalarmente, secondo le necessità, da giugno in avanti; quelli protetti da cassoni o campane sono maturi verso la fine di maggio. I peperoni coltivati in serra calda sono pronti da raccogliere a partire da maggio. Quando non hanno ancora raggiunto la completa maturazione, tutti i peperoni, anche le varietà gialle e rosse, presentano una colorazione verde. È solo a maturazione avvenuta che la buccia assume il colore proprio della varietà. I peperoni possono essere raccolti ancora leggermente acerbi, allora hanno un gusto un po' più aspro. Se raccolti maturi, invece, sono dolci e aromatici.
Parassiti e malattie
Contro la dorifora nebulizzare con carbaryl.
Contro gli afidi e il ragnetto rosso nebulizzare ai primi sintomi d'attacco con un insetticida a breve persistenza, come derris o malathion.
Se le piante non hanno ricevuto abbastanza acqua durante il loro sviluppo, potrebbero formarsi aree grigio-marroni sui frutti. Queste aree diventano molli e vengono facilmente infettate dalla muffa grigia. Annaffiare quindi sempre con abbondanza, soprattutto le piante coltivate in serra in contenitori. L'avvizzimento dei peperoni ha come sintomo l'appassimento generale della pianta. La parte inferiore del fusto scurisce e alla fine la pianta muore. Usare varietà resistenti agli attacchi fungini. La peronospora delle solanacee può colpire anche il peperone.

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