Nella saggezza popolare c'è la convinzione che l'aneto fa quello che gli pare, questo perchè cresce in modo un po' capriccioso e compare generalmente dove non lo si desiderava.
L'aneto forma radici fittonanti (per questo motivo il vaso non dovrebbe mai essere profondo meno di 20 cm) quindi le piantine possono avere difficoltà al momento del trapianto; non dovrebbero pertanto mai misurare più di 15 cm. Con il suo caratteristico portamento (che supera anche un metro d'altezza), le foglie finemente incise e le belle infiorescenze gialle, l'aneto è frequente su molti balconi.
Fioritura: tra luglio e agosto.
Famiglia: Umbelliferae.
Origine: la forma spontanea proviene da Asia Minore, India, bacino mediterraneo.
Esposizione: da sole a mezz'ombra, al riparo dal vento.
Substrato: miscuglio di torba e argilla, terra da giardino argillo-umica e sabbia in parti uguali. Aggiungere concime a lenta cessione.
Messa a dimora: da aprile seminare in vaso profondo 20 cm e ricoprire leggermente di terra. Germina al buio, con una temperatura del terreno superiore a 8 °C. Per ridurre le difficoltà di attecchimento diradare leggermente le piantine. L'aneto ama la compagnia delle altre specie.
Cure colturali: non far asciugare il terreno ma evitare i ristagni d’acqua. Non concimare.
Cure particolari: le foglioline si raccolgono sempre, i semi ad agosto-settembre.
Cure invernali: nessuna.
Parassiti e malattie: possibili attacchi di afidi.
Moltiplicazione: per seme a primavera.
Aggiungendo polvere di roccia alla base del substrato si stimolano accrescimento e aroma.