La salvia è una pianta suffruticosa, perenne, che, per le sue proprietà aromatiche non manca mai negli orti e non è raro vederla in vaso su balconi e terrazzi, per avere foglie fresche da usare in cucina.

Il profumo e il sapore, che sono massimi nelle foglie tenere e fresche, non si conservano però a lungo in quelle essiccate. La pianta ha anche proprietà medicinali. Si tratta di un arbusto ramificato dalla base, alto fino a 1 m, con foglie picciolate, ovali e lanceolate, rugose, verde-grigio, più chiare sulla pagina inferiore, ricoperte da una f1tta peluria; i fiori sono riuniti in spighe terminali, labiati, di colore viola, e sbocciano in giugno. Sono note tre forme di Salvia Officinalis, che si distinguono per il colore delle foglie: purpurascens, con foglie sfumate di rosso, aurea, con foglie di colore giallo dorato, e tricolor, con foglie sfumate dei tre colori insieme. Per ottenere una buona produzione di foglie, cimare gli scapi florali non appena compaiono.

Famiglia: Labiate

Origine: Europa meridionale, Balcani

La pianta va esposta in pieno sole.

Nelle regioni a inverno rigido necessita di una collocazione ben riparata, nonché di un’efficace protezione dal freddo con paglia o plastica durante la cattiva stagione.

Sempre molto regolari, almeno due o tre volte alla settimana.

E' necessario concimare ogni anno in primavera con materia organica.

La riproduzione si realizza per talee di legno tenero prelevate all’inizio dell’estate che, poste a radicare, danno soggetti adatti al trapianto a dimora già nella primavera successiva.

La salvia è piuttosto adattabile in fatto di terreno, ma dà i risultati migliori in suoli calcarei, fertili, permeabili e comunque ben drenati, senza ristagni d’acqua. Se il terreno è acido bisogno aggiungere un po’ di calce o anche qualche calcinaccio.

Talvolta la salvia viene attaccata dall'altico verde; in questo caso è necessario intervenire sulle larve nel terreno con prodotti specifici.