L'oleandro è una pianta molto diffusa in Italia
Ha accompagnato i viaggi di moltissimi italiani, perchè fin dagli anni 80 è stato piantato per chilometri e chilometri lungo le autostrade delimitandone i bordi e le corsie spartitraffico; forse anche per questo quando parlo dell'oleandro penso istintivamente alle vacanze; mia nonna in Toscana ne era fervente ammiratrice e per anni ha avuto in giardino due piante rigogliosissime di oleandro;ancora mi ricordo le sue esortazioni di non mangiare le foglie dell'oleandro, consiglio che ho fatto bene a seguire perchè, come vedremo, la pianta risulta essere velenosa.
Esistono numerosissime varietà di oleandro (alcune anche profumate): a fiore semplice o doppio, di colore bianco, giallo, salmone, arancio, rosa, rosso.
Quelle a fiore semplice in genere sono meno resistenti alle intemperie.
Tra le varietà più note: Pink Beauty, varietà a fiore doppio, Mont-Blanc, Professor Grandel
Fioritura
Tra giugno e ottobre.
Famiglia
Apocynaceae.
Origine
Bacino mediterraneo, Asia.
Esposizione
Sole, al riparo dalla pioggia.
Substrato
Miscuglio di torba e argilla, terra da giardino argillo-umica.
Cure colturali
In estate annaffiare abbondantemente. L'oleandro ama l'acqua cosiddetta "al piede". Sino a fine estate concimare ogni settimana.
Cure particolari
Non danneggiare o tagliare i getti fioriferi che si formano già in autunno
Cure invernali
Prima dell'inverno potare i getti troppo lunghi. Tenere in ambiente luminoso e fresco (temperatura tra i 4 e gli 8 °C). Annaffiare con moderazione. Una temperatura superiore a partire da marzo incide sulla precocità della fioritura. Le piante giovani vanno rinvasate ogni anno, quelle adulte più sporadicamente.
Parassiti e malattie
Afidi e cocciniglie, ragno rosso, fungo Ascochyta, rogna.
Moltiplicazione
Per talea in acqua, da giugno a settembre.
Forma di allevamento
Si presta ad essere allevato ad alberello.
Avvertenza:
come già detto la pianta è molto velenosa in ogni sua parte.