Il bosso è un arbusto facile da coltivare, che con il tempo può raggiungere le dimensioni di un piccolo albero, con un’altezza di 5-6 m e un diametro di circa 2 m.
Bosso, martello (Buxus sempervirens)
Nessun'altra specie unisce le sue qualità estetiche, dovute soprattutto al fogliame persistente, compatto, di colore verde scuro, brillante. Si tratta di una specie indigena, monoica, con foglie piccole (2-3 cm), opposte, ovali, coriacee e persistenti. Fiorisce in aprile; i fiori sono insignificanti, di colore giallo e di profumo poco gradevole; sbocciano in grappoli ascellari. Il legno è di colore giallastro, molto duro e pesante, pregiato e molto richiesto per il suo alto valore commerciale. Sono state selezionate varie cultivar a foglie variegate, a portamento eretto o nane. Per stimolare la ramificazione bisogna cimare i getti principali per 1/3 della lunghezza in giornate senza sole, a fine fioritura. La sua disposizione ad essere sagomato, l’ha reso insostituibile nel giardino all’italiana e nell’arte topiaria.
Esposizione
Il bosso si adatta a posizioni sia in pieno sole sia in penombra permanente.
Temperatura
In genere tollera bene basse temperature ma durante l’inverno conviene ridurre sensibilmente l’apporto idrico.
Innaffiature
Le innaffiature devono essere moderate nella bella stagione, in modo da mantenere il terreno umido, ma non bagnato; in inverno semplicemente non si innaffia.
Fertilizzazione
In estate si aggiunge all’acqua delle innaffiature un fertilizzante liquido, almeno due volte al mese, per favorire una crescita più rigoglìosa.
Riproduzione
La riproduzione del bosso si effettua per talee erbacee, prelevate da agosto a febbraio. Le talee radicate richiedono un periodo di almeno due anni, prima di essere trapiantte nella dimora definitiva. Il bosso va sempre trapiantato con il suo pane di terra.
Substrato
Il bosso è in grado di adattarsi a qualsiasi terreno da quelli fertili e ricchi di humus a quelli poveri e calcarei.
Parassiti/malattie
Quando è situato in terreni secchi e poveri, il bosso può essere attaccato da un moscerino (Monarthropalpus buxi) che infetta le foglie. L’arbusto deve essere trattato con poltiglia bordolese, efficace anche contro il Pinnaspis buxi e le cocciniglie. Tra i funghi, il più temibile è il cancro che può attaccare le piante vecchie o i rami spezzati. Famiglia: Buxacee Ongine: regioni temperate dell’emisfero settentrionale