Bambù

Sotto il termine di bambù si raduna genericamente un numeroso gruppo di graminacee perenni, asiatiche o americane, tipiche di zone tropicali e subtropicali.

Bambù (Bambusa vulgaris)

Le specie note dei tre generi Bambusa, Arundinarìa e Phyllostachys sono numerosissime e con analoghe esigenze di coltivazione, ma poche sono quelle adattate nei nostri climi. Tutte hanno in comune il fatto di avere rizoma sotterraneo strisciante, che forma col tempo un ceppo assai consistente, dal quale nascono culmi (fusti) arborescenti, generalmente lignificati e quindi anche molto duri, cavi alfinterno, ben distinti in nodi e internodi, più o meno grossi e fitti a seconda della specie, talvolta spinosi, con ramificazioni per lo più sommitali. Le foglie sono lanceolate o ellittiche, a margine intero, più o meno grandi e formano una chioma piuttosto compatta che si presta bene a realizzare pareti di verde sul terrazzo. I fiori sono riuniti in infiorescenze di forme e dimensioni varie. Bambusa vulgaris ha culmi sottili alti circa 10 m, prima verdi, poi gialli a strisce longitudinali brillanti, con nodi prominenti e fogliame molto abbondante. La varietà “Aureovariegata” ha culmi giallo oro e strisce verdi lungo l'internodo.

Famiglia: Graminacee

Origine: America Meridionale

Esposizione

Vuole esposizione in pieno sole o a mezz'ombra e al riparo dai venti freddi settentrionali.

Temperatura

Fornire protezione contro il gelo durante la stagione fredda.

Innaffiature

Il bambù è una pianta che "gradisce" molto l'acqua, per cui durante il periodo vegetativo, il bambù dev'essere innaffiato in abbondanza; in inverno, innaffiare raramente, quel tanto che basta per non far asciugare compietamente il terriccio.

Fertilizzazione

Conviene aggiungere all'acqua delle innaffiature un buon fertilizzante liquido in primavera-estate, una volta al mese.

Moltiplicazione

Il me-todo più pratico è la riproduzione vegetativa per divisione del cespo o delle parti giovani del rizoma sotterraneo che possono dare vita a nuovi culmi. Questa operazione, molto facile e che non presenta particolari difficoltà, si fa all'inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa. Si può anche praticare la talea di fusto, scegliendo un tratto di culmo non ancora lignificato e comprendente almeno un nodo e qualche ramificazione, che va tenuto a radicare in un vasetto con sabbia umida. La semina invece non è una pratica usata.

Substrato

Il terreno deve essere fertile, profondo e ben drenato,tendenzialmente sabbioso.

Parassiti / malattie

Il bambù è particolarmente resistente e dunque non è soggetto ad alcun tipo di malattia. Se le foglie dovessero ingiallire, significa che le innaffiature devono essere incrementate, in quanto come detto questa pianta ama molto l'umidità.

Buono a sapersi

Vedere un bambù fiorito è un evento raro,anche  allo stato spontaneo e nel paese d'origine: la fioritura infatti rappresenta un processo eccezionale che consuma in abbondanza energia e risorse nutritive, per cui spesso è seguita dalla morte dell'intera pianta. È una pianta molto prolifica che produce molti polloni con cui riempie ben presto la fioriera richiedendo di essere sfoltita.

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