Il calicanto d’inverno è l’unica, delle 4 specie del genere Chimo-nanthus, ad essere coltivata; si tratta di un arbusto alto circa 2,5 m, con rami sottili e foglie decidue, di colore verde pallido, che in autunno assumono una tinta dorata.

I fiori, molto profumati, compaiono nel pieno dell’inverno (gennaio-febbraio) da boccioli isolati o a coppie, che assomigliano a palline color avorio. I petali esterni, rigidi e di colore giallo pallido, sono a forma di uncino e piuttosto trasparenti; quelli interni, più corti, sono di colore marrone. Tra le varietà più comuni si ricorda "Grandifiorus", con fiori di notevoli dimensioni e di colore giallo vivo. Le foglie, se stropicciate, e i rami spezzati emanano la stessa squisita fragranza dei fiori. E' consigliata una potatura leggera dopo la fioritura.

Famiglia: Calicantacee

Origine: Cina

Il calicanto d'inverno cresce bene ovunque, purché in posizione soleggiata e piuttosto calda.

Tollera il freddo, anche se è preferibile sistemarlo al riparo di un muro o di un graticciato, orientandolo verso ovest o sud.

Né troppo frequenti, né troppo abbondanti, circa una volta alla settimana.
Se l'inverno si presenta molto secco, conviene aumentare la frequenza delle innaffiature.

Non fertilizzare, ma rinnovare parte del terriccio ogni autunno.

Il calicanto si semina all'inizio dell'autunno in cassone freddo o, meglio, in serra. Le nuove piantine vanno poi ripicchettate in vasetti e coltivate in vivaio per 2-3 anni prima della definitiva messa a dimora. Lo sviluppo della pianta è molto lento: i fiori, infatti, compariranno solo dopo 5-6 anni. Oltre alla semina, è possibile ricorrere anche alla propaggine. Terreno: gradisce tutti i tipi di terreni e, anzi, sembra preferire quelli poveri. Il composto ideale è costituito da buona terra da giardino, di preferenza leggera e silicea, mescolata con terra di brughiera e ben concimata.

La peronospora provoca la comparsa di macchie bruno-giallastre sulla pagina superiore delle foglie.