Il genere Crataegus comprende 200 specie di alberi e arbusti rustici, diffusi in tutto il mondo, con rami generalmente spinosi e foglie caduche, raramente semipersistenti, che, in alcune specie, assumono brillanti colorazioni autunnali.
Biancospino (Crataegus Oxyacantha)
I fiori, quasi sempre primaverili, sono bianchi, rosa, rossi, con 5 petali, di forma appiattita e riuniti in corimbi composti; a essi in estate-autunno seguono frutti tondeggianti, simili a nocciole, spesso di colore rosso brillante, ma anche neri e gialli.
Sono generalmente piante a crescita lenta, ma molto robuste, resistenti ai fumi, ai gas, ai venti, e sono perciò adatte anche agli inquinati ambienti urbani.
Esistono specie che producono frutti commestibili e molto apprezzati. Il biancospino, che raggiunge l’altezza di 28 m e il diametro di 1,5-5m è un arbusto o un piccolo albero spinoso, con foglie obovate, lobate, di colore verde chiaro.
I fiori, bianchi, riuniti in corimbi larghi 5-8 cm, compaiono in maggio; i frutti, ovoidali, color cremisi, maturano in autunno.
Esistono numerose varietà, anche a fiori rosa, derivate dall’incrocio di questa specie con Crataegus monogyna, una specie affine, con cui spesso C. oxyacantha viene confuso, che presenta le stesse caratteristiche colturali.
Famiglia: Rosacee
Origine: Europa
Esposizione
Il biancospino tollera l’ombra parziale, anche se cresce meglio in pieno sole.
Temperatura
Questa pianta tollera bene il freddo invernale, non sono necessarie particolari precauzioni.
Irrigazione
Non richiede innaffiature abbondanti, dal momento che è in grado di tollerare la siccità, così come l’eccessiva umidità.
Fertilizzazione
Se il i terreno è povero, si consiglia di incorporarvi un fertilizzante granulare specifico completo.
Moltiplicazione
Tutte le specie si moltiplicano per semi; questi si raccolgono non appena i frutti sono maturi, si stratificano per 18 mesi e si seminano all’aperto in febbraio-marzo. Le cultivar devono essere innestate sulla specie tipica in primavera (a marza) oppure in estate (a gemma).
Substrato
Il biancospino si adatta facilmente a tutti i tipi di terreno.
Parassiti/malattie
La batteriosi provoca l’annerimento e l’appassimento dei fiori e delle foglie con progressiva morte dei rami. La famigliola buona provoca la morte rapida della pianta. L’oidio compare sottoforma di una polvere biancastra sulle foglie. I giovani germogli attaccati dalla ruggine presentano piccole pustole gialle o arancio sulle foglie e sui frutti all’inizio dell’estate.