Il genere lonicera comprende più di 200 specie, a portamento arbustivo o rampicante. Il genere è presente nella nostra flora spontanea con 9 specie, dalla distribuzione e dagli habitat tra loro molto diversi.

Caprifoglio, Madreselva (Lonicera sspp.)

Lonicera caprifolium è una specie tipica della macchia mediterranea con foglie oblunghe, caduche e fiori bianco-giallastri, molto profumati, riuniti in verticilli ascellari, ca- ratteristici per la loro forma insolita. L. periclymenum, rampicante, raggiunge spesso i 7 m di altezza. Ha foglie caduche, ovato-obovate,verde scuro, e fiori profumati, di colore giallo pallido con sfumature rosse, che sbocciano da giugno ad agosto; ai fiori fanno seguito bacche rosso vivo; si distingue facilmente da L. caprifolium per avere le foglie superiori sessili e non perfoliate (unite insieme alla base) e i fiori colorati. E' una specie ideale per ricoprire muri e graticci, creando una nota fresca e profumata. La specie affine L. hildebrandiana, originaria della Birmania, ha foglie persistenti e fiori dapprima di colore bianco crema e poi arancione, mentre L. nitida, della Cina, è un arbusto a rami eretti, non rampicante, adatto per siepi. L. etrusca è invece un rampicante spontaneo della macchia mediterranea, con fiori di colore giallo e foglie pubescenti. Famiglia: Caprifogliacee Origine: Asia, America Settentrionale,Europa

Esposizione

La posizione migliore per questa pianta è in pieno sole per la chioma, con il piede in ombra.

Temperatura

Il caprifoglio è una pianta che non richiede protezioni invernali, poiché non teme il freddo, e resiste al gelo

Irrigazione

Le innaffiature devono essere regolari e abbondanti all’inizio della primavera e soprattutto durante la stagione estiva, mentre vanno diradate d’inverno.

Fertilizzazione

Durante la bella stagione, si consiglia di concimare aggiungendo al terreno del letame ben stagionato.

Moltiplicazione

Per la riproduzione a luglio-agosto si prelevano talee di fusto, lunghe 10 cm, e si piantano in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, in cassone freddo. Nell’aprile-maggio successivo le talee radicate si invasano in contenitori di 8-10 cm. Si mettono a dimora dall’autunno in poi. È anche possibile seminare in settembre-ottobre, in vasi riempiti con composto da semina, in cassone freddo. Quando le piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, si ripicchettano in vasi di 8 cm, e in seguito si trasferiscono in vasi di 10 cm; si mettono a dimora nell’autunno successivo.

Substrato

Il terreno deve essere fresco, ben drenato, poco argilloso e ricco di sostanze organiche.

Parassiti/malattie

L’afide e la cocciniglia sono gli insetti più pericolosi, in quanto ne limitano lo sviluppo, colpendo soprattutto le parti giovani.

Buono a sapersi

Per la coltivazione in vaso non viene utilizzato la pianta selvatica, troppo invadente, ma cultivar dallo sviluppo più contenuto come, ad esempio,L periclymenum "Belgica", dai fiori inizialmente rosso porpora e successivamente viranti al giallo, che sbocciano in maggio-giugno, e L periclymenum "Gold Flame" semi sempreverde che fiorisce per tutta l'estate.

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