Enkianthus

Il genere Enkianthis comprende 10 specie di arbusti o piccoli alberi, rustici, a foglie caduche o sempreverdi.

Enkianthus (Enkianthus Campanulatus)

Si coltivano sia per i fiori, piccoli, campanulati, prevalentemente di colore giallo, che sbocciano in maggio, sia per il fogliame che in autunno si colora vivacemente nei diversi toni del rosso, soprattutto nelle regioni a clima mite. Poiché queste specie si coltivano in terreni acidi, vengono spesso utilizzate in associazione a rododendri e azalee. Enkianthus campanulatus nella sua terra d’origine raggiunge i 6-10 m di altezza, ma nelle nostre regioni non oltrepassa mai i 3 m. Questo arbusto espanso ha foglie caduche, di colore verde scuro, ellittiche, ricoperte da una leggera peluria, che si trovano raggruppate all’estremità dei rami; in autunno le foglie si colorano di giallo-arancio, che tende poi al rosso. I fiori sono di colore giallo, con striature rosse e sbocciano in maggio. Questa specie ha dato origine ad alcune varietà, tra le quali citiamo: “Albiflorus”, con fiori biancastri, e “Palabinii”, con fiori rosso vivo. <

Famiglia: Ericacee

Origine: Giappone

Esposizione

Parzialmente ombreggiata e riparata dai venti.

Temperatura

E' una pianta sensibile al freddo, quindi necessita di protezione con stuoie o teli di plastica.

Irrigazione

Le innaffiature devono essere regolari per tutto il corso dell’anno, e molto più frequenti durante la stagione estiva.

Fertilizzazione

E' consigliabile concimare con un fertilizzante polivalente in primavera e all’inizio dell’estate. Sono da evitare i concimi contenenti calce.

Moltiplicazione

Si semina in primavera e si ripicchetta in vasetti, affinché la pianta sviluppi un fitto sistema radicale. In alternativa, in agosto-settembre si possono prelevare dai germogli laterali delle talee lunghe circa 8 cm, facendo in modo che vi sia una parte del ramo portante, e si piantano in un cassone freddo, con un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. L’anno successivo, in aprile-maggio, si pianteranno le talee radicate in vivaio, dove rimarranno per 2-3 anni, fino alla messa a dimora definitiva.

Substrato

Come substrato utilizzare del terreno di brughiera acido o neutro, comunque non calcareo. Utilizzare l’apposito terriccio da vaso per acidofile.

Malattie/parassiti

Fortunatamente questo arbusto non è soggetto ad attacchi di parassiti.

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