L'agrifoglio è uno degli arbusti più resistenti e più coltivati. Ne esistono circa 400 specie arbustive o arboree, di cui alcune a foglia caduca; sono coltivate come piante ornamentali da molto tempo e al giorno d'oggi il numero degli ibridi è molto alto.
Le nuove cultivar derivano quasi tutte dall'agrifoglio comune, Ilex aquifolium, e dai suoi ibridi. Allo stato spontaneo, e in una zona favorevole, l'agrifoglio può crescere fino a 20 m di altezza. Coltivato in vaso mantiene dimensioni assai più modeste. È una pianta dioica (un soggetto porta fiori maschili, un altro fiori femminili) con foglie persistenti, dure, appena picciolate, ovali o ellittiche; le foglie che si trovano in vicinanza del terreno, fino a un paio di metri di altezza hanno bordi spinosi per difendersi dagli animali erbivori, mentre le foglie che si trovano più in alto hanno bordi inermi; sono di colore verde scuro, lucide, come verniciate. I fiori, bianchi e odorosi, sono riuniti in mazzetti all'ascella delle foglie e sbocciano verso la fine dell'estate; in autunno la pianta femminile si copre di frutti decorativi rossi che restano sulla pianta tutto l'inverno.
Si raccomanda di non acquistare soggetti a radici nude, ma sempre con il pane di terra.
Famiglia: aquifogliacee
Origine: bacino del mediterraneo
Esposizione: dalla mezz'ombra al sole pieno.
Nelle regioni più fredde, sempre in pieno sole.
Temperatura: sopporta anche il gelo invernale delle regioni dell'Italia settentrionale; in caso di inverni particolarmente freddi, proteggere il piede della pianta con paglia o foglie secche.
Annaffiature: in vaso vuole 2 annaffiature circa alla settimana, da incrementare nei periodi estivi più caldi.
Fertilizzazione: disporre letame ben decomposto al piede della pianta all'inizio della stagione vegetativa.
Riproduzione: per seme, in autunno o all'inizio della primavera. Anche per talea semilegnosa alla fine dell'inverno oppure per propaggine, da staccare dalla pianta madre dopo circa 2 anni.
Terreno: leggermente acido, leggero, ricco di humus, che resti fresco anche d'estate. È comunque molto resistente e si adatta facilmente anche a terricci un po' calcarei. Parassiti, malattie: pianta robusta si ammala raramente; qualora si osservino macchie brune sulle foglie è possibile che esse siano dovute all'infestazione da parte di insetti contro i quali si può intervenire con insetticidi naturali.Ricorrere alla pacciamatura per rendere il terreno fresco d'estate.